Giusy Ferreri protagonista nell’appuntametno di Stelle in Agenda in onda da lunedi 14 a venerdi 18 aprile alle ore 11:30 ed in replica alle 15:30.
Ai nostri microfoni l’artista racconterà la genesi di questo nuovo lavoro “L’Attesa”.
Dopo 3 anni di assenza ritorna con un nuovo lavoro che le ha dato la possibilità di sperimentare e confrontarsi con altri artisti stranieri.
Durante il 2012 ho deciso di investire sul mio percorso artistico, di affrontare una crescita e una ricerca musicale e tornare così con un nuovo repertorio.
Ed è proprio in quei mesi che ho avuto degli incontri e delle collaborazioni importanti: quella con i produttori Linda Perry e Yoad Nevo.
Conoscere Linda Perry di persona e poter scrivere con lei era, da sempre, un mio grande desiderio. Linda rappresenta un grande riferimento artistico e sapevo che la sua scrittura melodica avrebbe contribuito a valorizzare le mie caratteristiche vocali. L’ho raggiunta nel suo imponente studio di registrazione Kung Fu a Los Angeles e da subito è iniziato un significativo scambio creativo.
Sono stata due volte a Los Angeles ed ogni viaggio l’ho affrontato con l’entusiasmo di vivere un’esperienza di cambiamento, avevo bisogno di rompere con la quotidianità, con i ritmi frenetici degli ultimi anni e di stare un po’ da sola.
Durante quei giorni cosi intensi sono nati brani come: “L’Anima”, un invito a prendere in considerazione, con uno sguardo più intimo e attento, il proprio io interiore, le persone e le cose che ci circondano; “Per Dare di Più” è un sollecito ad aprirsi, non solo verso se stessi ma anche verso il mondo, un’apertura che ci stimoli a sentirci nuovi e rinati, a metterci in gioco; “Victoria” è la storia di un personaggio immaginario che vive a modo suo il concetto di libertà e che, restando a testa in giù (è un’acrobata), crede di poterne ottenere un diverso e nuovo punto di vista. Per questa storia mi sono ispirata allo stile di vita circense dopo aver conosciuto tre sorelle acrobate (Iglis, Seyla, Sandy Rossi) che mi hanno insegnato l’arte dei tessuti aerei, il triangolo e il cerchio aereo.
“Nessuno come te mi sa svegliare” è la versione italiana del brano di Linda Perry “No One Wakes Me Up Like You”, contenuta nell’album “8 Songs About A Girl” dei Deep Dark Robot, la sua nuova formazione. Durante il nostro primo incontro, nel settembre 2011, Linda mi ha regalato quel disco e subito mi sono innamorata di quella canzone e ho deciso di realizzare un provino, accompagnata al pianoforte da mio fratello. Durante il secondo incontro con Linda le ho fatto ascoltare la mia versione italiana e quando ho visto l’entusiasmo sul suo volto ho capito che era mia!
Qualche mese dopo l’esperienza americana ho ricevuto, con mia grande sorpresa, una mail di Yoad Nevo (produttore di Morcheeba, Moby, Sugababes) che mi chiedeva di incontrarmi. Ho organizzato così un viaggio a Londra per andare nel suo studio di registrazione, il Nevo Sound. Con lui è stata immediata empatia, Yoad ha una spiccata sensibilità e mi ha proposto subito di improvvisare qualcosa in studio e di cercare nuove sonorità per creare un repertorio meno tradizionale. Quel pomeriggio sono nati 7 brani, eravamo magicamente ispirati. Il primo è stato “Ho Ucciso Il Diavolo” (ghost track de “L’Attesa”) e quello sul disco è proprio il provino originale, interamente suonato da Yoad. Il brano ha sonorità dark rock e il testo è il mio dialogo con il diavolo, quello del successo, al quale non si deve mai vendere l’anima. Ma se questo accade inconsapevolmente, è necessario uccidere quel diavolo per riappropriarsi della propria essenza.
Sempre a Londra sono poi nati “La Bevanda Ha Un Retrogusto Amaro”, la storia tragicomica di una ragazza e di una serata in discoteca. Il brano si rivolge ai giovani che vivono la realtà delle discoteche in cui spesso accadono episodi di violenza sessuale a causa dell’assunzione inconsapevole di droga. In questo caso la reazione della protagonista che subisce violenza è “negare”, il suo ricordo è distorto e confuso e preferisce credere di essere stata rapita da un marziano e di essersene addirittura innamorata. Questo brano è un’esortazione a non aver paura della verità.
Il periodo in cui ci si aspettava la fine del mondo, secondo la leggenda Maya, mi ha invece ispirato “Neve Porpora” brano in cui immagino la mia ultima notte psichedelica sulla terra, una tragedia romantica: tutti sotto lo stesso cielo davanti, chissà, ad un nuovo capitolo dell’esistenza umana. “Lacrime” invece è uno sfogo, una sorta di dialogo con me stessa in cui mi esorto a tirar fuori quella parte più fragile che ha sempre faticato a venir fuori.
Di ritorno da Londra decido di incontrare Roberto Casalino, conoscevo le sue qualità autorali e prima di cominciare a scrivere con lui ho voluto ascoltare alcuni sui brani. È in quel momento che mi sono innamorata di “Ti Porto A Cena Con Me”, che mi ha colpito subito per l’intensità del testo, di “Inciso Sulla Pelle” che ho voluto rendere più mia partecipando insieme a lui alla scrittura del testo, e de “L’amore Possiede Il Bene”.
Sempre in quel periodo ho incontrato Ermal Meta. Aveva scritto un brano che mi rappresentava molto in quel momento “Qualunque Vita È Straordinaria”. Mi aveva conquistata perché parlava con semplicità della vita di ognuno di noi e anche in questo caso ho sentito l’esigenza di partecipare alla scrittura del testo ed oggi voglio dedicarlo a mio padre e a mio fratello e a tutte le persone che vivono, nel corso della vita, esperienze drammatiche.
Nel booklet del disco c’è una mia immagine dove sono ritratta come la figura dell’Appeso della carta numero 12 dei tarocchi. Qualche anno fa ho scoperto, da una amica appassionata di esoterismo, che un determinato calcolo della mia data di nascita, secondo le regole dei tarocchi, appartiene alla carta numero 12 dell’appeso, figura che simboleggia la meditazione, la pausa, l’attesa, la ricerca interiore in relazione tra terra e cielo nel“L’ATTESA” di una rinascita.
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