E’ arrivato in redazione la nuova avventura letteraria del professore-cantautore Vecchioni:
“Il Mercante di luce”
Il mercante di luce, racconta la storia di Marco, un ragazzo di 17 anni condannato a invecchiare precocemente, e di suo padre Stefano, un appassionato professore di greco che corre contro il tempo per trasmettere il suo credo culturale e i suoi valori al figlio e che finisce per ricevere da lui molto più di quanto si aspettava…
Vecchioni ha spiegato che “Il mercante di luce” è nato come manoscritto e che la stesura del suo intreccio è partita dai capitoli finali.
L’eroe è diverso, solo e diverso. È solo l’eroe tragico, così come l’eroe lirico. Marco è ormai prossimo alla fine. Ha diciassette anni e soffre di progeria, una malattia che accelera vertiginosamente lo scorrere del tempo e condanna a una vecchiaia precoce. Suo padre, Stefano Quondam, fuori dal tempo e dal mondo ci si è sempre trovato, anche se in maniera diversa. È un luminare di letteratura greca, grandissimo e misconosciuto, un Don Chisciotte che non ha mai smesso di combattere una testarda battaglia contro la stupidità e l’omologazione. Ma tra i due, chi è veramente il mercante di luce? Chi salva l’altro? Questa è la cronaca degli ultimi dieci giorni di un ragazzo colto e curioso, emozionato di fronte a quello che sa della vita, e di un padre che gliene spiega il senso, l’unico che conosce. Il filo che li unisce, che trasforma il pensiero in un racconto che non potrà essere dimenticato, è la poesia greca: un excursus appassionato, un viaggio luminoso in cui si rincorrono i grandi gesti e le tenere paure di poeti e poetesse dell’unico tempo possibile, quello tra il mito e l’invenzione dell’amore. E sarà proprio qui, in un punto sospeso tra pagine da sfogliare, gioco, passioni e vita vissuta, che troveranno il varco per salvarsi entrambi, perché non è possibile che “gli uccelli cantino quando finisce una tempesta e un uomo non sappia essere felice per il sole che gli resta”.
“La musica è parola buttata tra la gente: suonarmela da solo non porta a niente.Facciamo come il salice facciamo come il fiume cerchiamoci davvero chiamiamoci per nome”
R.Vecchioni
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