In occasione dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip nel carcere di Arezzo padre Gratien Alabi si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il frate è stato arrestato giovedì scorso con l’accusa di omicidio volontario e soppressione di cadavere di Guerrina Piscaglia. Il difensore dell’uomo ha confermato il ricorso al riesame: sarà presentato in settimana. L’avvocato ha detto che padre Gratien è provato ma consapevole di cosa sta affrontando: “Non ci sono elementi per trattenere Padre Gratien in carcere. Le indagini sono partite tre mesi dopo. Guerrina non è mai stata cercata, perché si è partiti dalla logica dell’allontanamento volontario. E’ sconvolgente che la famosa telefonata minatoria di Guerrina al frate non sia stata trascritta”.
Foto (fonte): www.rai.it
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