C’è una storia che gira a Firenze e sui social network e che sta seminando una certa apprensione in vista della Notte Bianca di domani sera, per un presunto allarme terrorismo.
La storia è vera, ma l’allerta è ritenuta ingiustificata. Alcuni giorni fa una ragazza ha ritrovato un portafoglio smarrito, con dentro soldi e il numero di cellulare del proprietario. La giovane, da cittadina esemplare, ha telefonato ed ha fissato l’appuntamento per la riconsegna. Ha incontrato un uomo, un arabo, che l’ha ringraziata e poi le ha dato un consiglio: “Resta a casa per la notte bianca di Firenze”. La confidenza di un possibile attentato? L’episodio, riferito alle forze dell’ordine, ha fatto scattare accertamenti sull’accaduto e sull’autore della “soffiata”, di cui la giovane aveva conservato il cellulare. Al momento l’ipotesi dell’attentato è ritenuta infondata e non c’è uno stato di allerta: gli accertamenti puntano piuttosto a capire se dietro alla confidenza ci sia un mitomane oppure una strategia della tensione pianificata. Del resto non si tratta del primo falso allarme del genere a Firenze, e anche nel resto d’Italia sono accaduti episodi dello stesso tipo. A riprova che non c’è un allarme attentato in atto, il programma per domani sera del sindaco di Firenze non ha subito modifiche neppure a scopo precauzionale: Dario Nardella sarà in giro in città tutta la notte.
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