Si chiama Luca pesa più di 2 kg ed è il primo bimbo nato in una struttura pubblica grazie alla fecondozione eterologa.
E’ nato all’opsedale di Careggi di Firenze, Babbo Simone e mamma Chiara finalmente hanno realizzato un sogno per il quale tanto hanno lottato perchè si realizzasse dopo tanti trattamenti ed un calvario sanitario durato anni alla ricerca di un figlio.
“Auguri al bambino e ai genitori. Siamo felici di aver contribuito alla nascita di una nuova vita. E’ il primo bambino nato in Italia, a Careggi, in una struttura pubblica attraverso il metodo della fecondazione eterologa. La sanità toscana ne è orgogliosa. Per la qualità dei servizi e per l’impegno in difesa e per la promozione dei diritti della persona”. E’ il commento del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi alla notizia della nascita di Luca.
La delibera della Regione Toscana risale ad un anno fa e destò scalpore: qualche mese prima la dichiarazione di incostituzionalità del divieto alla eterologa contenuto nella legge 40 aveva aperto la strada a questa pratica nei centri privati. Così la regione Toscana decise di colmare quel ‘vuoto tecnico’ con un atto politico: una delibera che consentì di svolgere la fecondazione eterologa anche nei centri pubblici e convenzionati.
Ed intanto come scrive questa mattina il quotidiano La Nazione( 13/07/15) intervistando la Professoressa Elisabetta Coccia che dirige il Centro di Procreazione medicalmente assistita, sono 12 le gravidanze in corso accertate ad un anno dall’avvio del progetto e del centro su un totale di 46 coppie trattate da ottobre con una lista di 232 interventi programmati.Un appello però deve essere lanciato,scarseggiano i donatori mancano gameti maschili e femminili, “Abbiamo avuto qualche difficoltà iniziale per la necessità di ovociti:stiamo cercando di stimolare i donatori, è una cultura che si deve formare” dice la Professoressa Coccia ai colleghi del quotidiano.
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