Il forte caldo, dovuto anche al monsone africano, e la presenza di poco vento, hanno fatto sì che questo luglio il mar Mediterraneo abbia registrato “anomalie termiche di tre o quattro gradi” superiori alla media, raggiungendo in superficie anche “temperature superiori ai 30 gradi”. Lo ha spiegato Bernardo Gozzini, esperto di clima e direttore scientifico del Consorzio Lamma, intervenendo oggi in Regione Toscana in merito alla grande moria di pesci nella laguna di Orbetello a causa della lunga ondata di calore delle scorse settimane. Nelle notti del 24 e 25 luglio scorsi la laguna è stata colpita da un fenomeno di anossia (mancanza di ossigeno nell’acqua) che ha comportato la morte di una grande quantità di specie ittiche, ben 120 tonnellate. L’ intenso episodio è stato provocato da un vero e proprio spostamento dell’asse del caldo dalla Libia-Egitto all’area dell’Argentario.La Regione Toscana si sta muovendo su più fronti: la creazione di un comitato scientifico allargato e una governance più ampia che permetta di svolgere la gestione ordinaria della laguna di Orbetello con maggiori strumenti e risorse, oltre alla dichiarazione della calamità naturale e la richiesta di risorse a livello nazionale.
Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina ha detto oggi di aspettarsi che si attivino tutte le misure di accompagnamento per le imprese coinvolte della laguna di Orbetello.
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