“Con queste 20 nomine di così grande levatura scientifica internazionale il sistema museale italiano volta pagina e recupera un ritardo di decenni” . E’ cosi che il Ministro della cultura Dario Franceschini annuncia cosi’ l’elenco dei 20 nuovi direttori manager al Mibact.
Undici sono nuovi direttori di esperienza estera sui 20 nominati, oltre ai sette di nazionalità straniera, vanno aggiunti altri quattro, che pur italiani hanno esperienza professionale svolta all’estero.
Cambiamenti arrivano anche a Firenze dove il Direttore uscente Antonio Natali sarà sostituito, a guidare la Galleria degli Uffizi è stato chiamato il tedesco, Eike Schmidt, 47 anni, esperto di arte fiorentina di fama internazionale.
Alla Galleria dell’Accademia è stata nominata Cecilie Hollberg – 48 anni, storica e manager culturale e al Museo Nazionale del Bargello Paola D’Agostino, 43 anni, storica dell’arte.
La Commissione presieduta da Paolo Baratta,è convinta che questo sarà un passo storico per l’Italia e i suoi musei – aggiunge – che colma anni di ritardi, che completa il percorso di riforma del ministero e che pone le basi per una modernizzazione del nostro sistema museale. I risultati di questo anno di nuove politiche di apertura dei musei italiani e l’investimento sulla valorizzazione dimostrano che grande contributo si può dare alla crescita del Pese con scelte coraggiose sia per una migliore tutela del patrimonio che per una sua valorizzazione, per la cittadinanza e i turisti di tutto il mondo”.
“Un Paese che dice di voler cambiare non poteva permettersi di dire che restava il vecchio direttore…”, sono le parole di Antonio Natali, ormai ex direttore degli Uffizi, che afferma però di non essere amareggiato per l’esclusione. “L’amarezza – spiega – l’ho avuta prima, quando ho capito quale era il ‘copione’. Da parte mia ho continuato però a lavorare come sempre, come se avessi dovuto restare agli Uffizi fino all’anno Tremila. Ora però non è più un mio problema”.
E arrivano anche le prime dichiarazioni sulle decisioni prese dal Ministro Franceschini:
Queste scelte erano nella filosofia della riforma e sono effetto del bando internazionale di cui sono conclusione coerente. Sono persone che in gran parte conosco e di cui ho la massima stima. Però rimango perplessa riguardo a un commento del ministro Franceschini quando parla di recupero di un ritardo di decenni nel sistema museale italiano. Io ho diretto 27 musei nella mia carriera e non penso che ci fosse questo ritardo di cui dice il ministro. Credo che con queste nomine, gli storici dell’arte che lavorano nei musei statali, professionisti di prestigio internazionale, siano stati molto sottostimati”. Lo ha detto Cristina Acidini, già soprintendente del Polo museale di Firenze
“Franceschini ha dimostrato di essere un nemico dell’italianità dell’arte, mettendo in campo scelte che hanno privilegiato gli stranieri a discapito della competenza e della professionalità degli italiani. Condivido e appoggio le parole di Vittorio Sgarbi. Per le nomine dei musei bisognava seguire altri criteri, non certo quelli che alla fine hanno penalizzato gli italiani”. Lo dice l’europarlamentare della Lega Nord Gianluca Buonanno che accusa il ministro di voler “consegnarci agli stranieri”. “Davvero una pessima figura per un ministro della Repubblica italiana” conclude l’esponente del Carroccio.
“Il coraggio e l’equilibrio di Franceschini, viene da dire leggendo le nomine dei direttori dei principali musei italiani”così la presidente della Commissione Cultura della Camera Flavia Piccoli Nardelli. “Colpisce l’equilibrio delle scelte. Metà donne e metà uomini. Un terzo italiani. Un terzo stranieri. Un terzo italiani che hanno maturato grandi esperienze all’estero. Questo completamento della riforma del ministero darà energia alla macchina museale italiana. Dunque, auguri di buon lavoro a tutti i nuovi direttori. Aspettiamo di vederli all’opera, convinti che il loro lavoro produrrà certamente buoni risultati” conclude la Presidente della Commissione Cultura della Camera.
“Auguri e in bocca al lupo” arrivano dal sindaco di Firenze Dario Nardella ai nuovi direttori di Uffizi, Eike Schmidt, Galleria dell’Accademia, Cecilie Hollberg e Bargello, Paola D’Agostino, con i quali si dice certo “che il rapporto di collaborazione sarà intenso e proficuo, nel comune interesse della città, eccellenza italiana e mondiale del patrimonio museale”. Intanto Nardella esprime apprezzamento per “il nuovo metodo che il Governo e in particolare il ministro Dario Franceschini hanno voluto adottare per la selezione dei 20 nuovi direttori: l’Italia da questo punto di vista si allinea ai criteri di selezione utilizzati dai più importanti paesi del mondo sostituendo la vecchia discrezionalità politica con una scelta meritocratica basata su professionalità ed esperienza internazionale”. Nardella rivolge poi “un ringraziamento al direttore Antonio Natali per la passione con la quale si è dedicato alla gestione e alla promozione degli Uffizi”.
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