E’ l’ipotesi che si è discussa stamani nell’incontro per scongiurare la chiusura di 59 uffici postali toscani.
Al tavolo c’erano la Regione, Poste Italiane, un rappresentante del sottosegretario Giacomelli e i delegati di Anci, l’associazione dei comuni. Tra le ipotesi per mantenere aperti gli sportelli, e riaprire alcuni di quelli già chiusi, c’è quella di un via libera alla vendita dei biglietti per treni e autobus negli uffici postali. Al tempo stesso la Regione potrebbe appoggiarsi alle Poste per fornire alcuni servizi sanitari. Due vie, ancora da approfondire, che consentirebbero di aumentare i fatturati dei piccoli uffici, che così non sarebbero più una zavorra per Poste Italiane.
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