In occasione del suo incontro in programma giovedi 1 ottobre a Firenze presso la Galleria del Disco, l’artista Dolcenera si racconta nell’appuntamento di Stelle in agenda che ritorna nella sua programmazione dopo la pausa estiva.
Da lunedi 28 settembre a venerdi 2 ottobre ci racconterà il suo nuovo lavoro “Le stelle non tremano” alle ore11:30 e in replica alle 15:30
Dolcenera è tornata con un progetto ambizioso, completo, innovativo, così come solo lei sa fare. Undici tracce che sono legate da un fil rouge. “Mentre scrivevo i testi del disco mi sono resa conto che stavo parlando sempre dello stesso tema: la paura del futuro”. Inizia a raccontarsi così Dolcenera, durante la presentazione alla stampa di quello che è il suo sesto album in studio.
“Tutti i miei pezzi partivano da lì, dalla constatazione del periodo storico in cui stiamo vivendo”, racconta. Ma questo, come racconta la prima traccia del disco, Niente al Mondo, “è il tempo per noi”. Questo brano – uscito la scorsa estate – lo dice chiaramente: “Chi sogna non ha regole/e non si arrende mai/la vita che s’immagina diventerà realtà”. E, a guardarci bene, questo concetto sta alla base dell’intero lavoro. “Un giorno ho visto un video su YouTube di un’intervista a Monicelli e ho letto Pasolini – ha spiegato la cantante – e entrambi contrapponevano speranza e sogno”. Da un lato, “la passività della speranza”, dall’altro “il senso dinamico del sogno che stimola a provare a cambiare la propria vita”.
Questo slancio – che supera spazio e tempo – ha per Dolcenera un valore fondamentale. Ed è proprio questo “colpo di reni” che l’ha spinta a lavorare con una cura certosina (tangibile da chiunque voglia prendersi un po’ di tempo per ascoltare la bellezza di tutte le undici tracce) per realizzare “Le stelle non tremano”. La data di uscita del disco è l’11 settembre, da un lato “il giorno in cui hanno cercato di metterci paura”, dall’altro “la data scelta da Gandhi per lanciare Satyagraha, il suo manifesto della lotta non violenta”. Un’attenzione al significato difficile da trovare oggi, nel mondo del tutto-e-subito, anche nel mondo della musica: “Solo per scrivere Immenso ho lavorato più di due mesi. Anche il mio fidanzato si lamenta perché sono lenta (ride, ndr) ma quando si tenta di star fuori a certi schemi, ci vuole molto tempo”. (fonte:panorama)
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