Anas Toscana sotto inchiesta sono quattro gli arresti per loro l’accusa di corruzione da parte della Procura di Firenze.Al centro dell’inchiesta le numerose intercettazioni.
Ai domiciliari sono finiti il capo Compartimento Antonio Mazzeo, il direttore amministrativo Roberto Troccoli, il funzionario Nicola Cenci e ll’imprenditore Francesco Mele. Indagate anche altre 24 persone tra pubblici ufficiali in servizio all’Anas di Firenze, imprenditori e professionisti di varie società.
Il procuratore Giuseppe Creazzo, al capo dell’inchiesta, ha parlato di un «collaudato sistema di corruzione», di un «sistema che ha comportato danni per la collettività per molte decine di migliaia di euro. Venivano date mazzette corrispondenti al 5% dell’importo dei lavori, cioè decine di appalti nella rete stradale della Toscana».
L’aggiudicazione degli appalti dell’Anas Toscana avveniva “sfruttando, nella maggior parte dei casi, lo stato di emergenza e di necessità causato da calamità naturali”. Lo ha spiegato il procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo, durante la conferenza stampa.
Questi gli appalti su cui si indaga: uno da 200 mila euro, “di somma urgenza”, per opere sulla strada Tosco-Romagnola; uno in provincia di Prato, importo del lavoro a base d’asta di 3.258.622 euro; e uno in provincia di Massa Carrara, per la manutenzione straordinaria di una strada, importo del lavoro a base d’asta 499.900 euro.
Secondo i pm (come scrive l’agenzia Ansa), l’imprenditore arrestato, referente di diverse società, negli uffici dell’Anas Toscana era di casa. Per aggiudicarsi i lavori proponeva quelli da appaltare e predisponeva i bandi di gara. In cambio elargiva ‘favori’, come l’assunzione della moglie di Cenci. “Fra pranzi e cene, alberghi, viaggi – si lamenta Mele – spenderò un centinaio, 200 mila euro all’anno…”. Il giudizio dell’imprenditore sull’universo appalti è chiaro: “Tutti sono corrotti e corruttibili”. Anche la moglie di un funzionario Anas ha le idee chiare: suo marito potrebbe “finire in galera”, dice a un’amica. Nei primi tre mesi del 2014, scrivono gli investigatori riportando una intercettazione di Mele, le imprese a lui riferibili hanno acquisito 5.5-6 milioni di euro: l’obbiettivo
In seguito all’inchiesta, Anas «ha proceduto con l’adozione dei necessari provvedimenti cautelari nei confronti» dei dipendenti coinvolti e «al fine quindi di garantire la continuità nel presidio delle attività di istituto», il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani ha nominato quale «capo compartimento della viabilità per la Toscana l’ing.Claudio De Lorenzo, già capo compartimento della Lombardia, e quale dirigente amministrativo l’avv.Daniele Tornusciolo, già responsabile appalti dell’azienda». È quanto spiega Anas in una nota.
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