Intervista all’epidemiologo di Ispo. Cambiare i menu a scuola?
La carne rossa (manzo, vitello, maiale, agnello, montone, capra, cavallo) è “probabilmente cancerogena”; le carni lavorate (salsicce, hot dog, insaccati, affettati, affumicati, carni trattate con conservanti) sono sicuramente cancerogene, alla stregua del tabacco ma non in egual misura. Il documento diffuso dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (che fa capo all’Organizzazione mondiale della sanità) si basa su centinaia di ricerche scientifiche. In particolare le carni lavorate sono certamente associate al tumore al colon, mentre quelle rosse sono correlate probabilmente con il cancro al colon retto, al pancreas e alla prostata. Ma, alla luce di queste evidenze scientifiche, cosa si deve cambiare nell’alimentazione? Potete riascoltare i consigli del dottor Domenico Palli, epidemiologo dell’Ispo, che suggerisce di non consumare carni rosse più di una-due volte a settimana. Ma cosa succede nei menu scolastici? Senza voler fare allarmismi, probabilmente alla luce del documento dell’Oms si dovranno ritoccare le tabelle. Qua per esempio potete scaricare il menù delle scuole di Firenze, pubblicato dal comune nella massima trasparenza. Nell’arco dei cinque giorni dal lunedì al venerdì la carne rossa compare anche due volte, insieme a salumi. Qua invece il menù nelle scuole nelle materne, elementari e medie di Prato.
Discussion about this post