Appuntamento questa sera al Teatro Goldoni di Livorno con i Mummenschanz
Con il nuovo spettacolo I musicisti del silenzio, gli artisti di Mummenschanz mettono in scena una suggestiva metamorfosi delle forme e dei colori. Le loro storie sono meramente visive. Non ci sono accompagnamenti musicali, né scenografie. Soltanto oggetti e oggetti-maschera, soltanto corpi e corpi-oggetto che si sviluppano su uno sfondo nero componendo un linguaggio ludico che tutti sono in grado di comprendere, purché si dia spazio al potere della fantasia e dell’immaginazione.
Fondata a Parigi nel 1972 da Bernie Schürch e Andres Bossard, in collaborazione con Floriana Frassetto, la compagnia Mummenschanz nasce da un progetto artistico fortemente sentito dal trio originario in seguito a intensi anni di studio e di sperimentazione nell’ambito del mimo e della danza.
In quegli anni il trio offrì un’alternativa significativa non soltanto al lunare Pierrot, ma anche alla espressività della danza classica. Attraverso un dispositivo assolutamente moderno, fu sviluppato uno spettacolo unico nel suo genere, basato sulla straordinaria capacità espressiva del linguaggio mimico dei corpi degli oggetti-maschere.
Mummenschanz rappresenta un “gioco di possibilità”, il tentativo di raccontare una storia lungo il filo sottile delle immagini, senza musica né parole, attraverso la potenza creativa del linguaggio non verbale dei corpi e delle forme.
Applauditi sui più importanti palcoscenici internazionali, oggi i Mummenschanz sono molto di più di un nome. Il loro lavoro è diventato una forma d’arte che ha affascinato e tuttora affascina spettatori di ogni età e di ogni estensione geografica.
Oggi Mummenschanz è mito – un mito avvolto nel mistero. Definiti anche musicisti del silenzio, gli artisti di Mummenschanz mettono in scena una suggestiva metamorfosi delle forme e dei colori. Le loro storie sono meramente visive. Non ci sono accompagnamenti musicali, né scenografie. Soltanto oggetti e oggetti-maschera, soltanto corpi e corpi-oggetto che si sviluppano su uno sfondo nero componendo un linguaggio ludico che tutti sono in grado di comprendere, purché si dia spazio al potere della fantasia e dell’immaginazione.
Mummenschanz: la compagnia internazionale di teatro-danza che fa sognare gli spettatori di tutto il mondo attraverso il linguaggio muto delle forme e dei colori saranno poi prossimamente il 14 e il 15 novembre al Teatro verdi di Firenze
In scena anche questa sera e vi resterà sino al 12 novembre al Teatro della Pergola di Firenze Gabriele Lavia chei nterpreta e dirige Vita di Galileo il dramma dei rapporti tra scienza e morale, scienza e collettività. “Con questo spettacolo”, afferma il Maestro, “saldo il conto con la mia vita di teatrante”. Un’edizione fedele al testo originale per 26 attori che in scena interpretano più di ottanta personaggi, e con tre musicisti della Scuola di Musica di Fiesole, che eseguono dal vivo le musiche.
Appuntamento domani sera e poi Domenica 6 dicembre / ore 16.45 al Teatro Puccini di Firenze con Caveman con l’attore regista Maurizio Colombi regia di Teo Teocoli Caveman – l’uomo delle caverne
Rimanendo al Teatro Puccini di Firenze segnaliamo Venerdi 13 novembre la presenza di Giobbe Covatta con La Commediola, un reading al leggio la sua personale versione della Divina Commedia totalmente dedicata ai diritti dei minori.I contenuti ed il commento sono spassosi e divertenti, ma come sempre accade negli spettacoli del comico napoletano, i temi sono seri e spesso drammatici.Conoscere i diritti dei bambini riconosciuti dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, conoscere i modi più comuni con cui questi diritti vengono calpestati equivale a diffondere una cultura di rispetto, di pace e di egualianza per tutte le nuove generazioni
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