Appuntamento questa sera e poi Domenica 6 dicembre / ore 16.45 al Teatro Puccini di Firenze con Caveman con l’attore regista Maurizio Colombi regia di Teo Teocoli Caveman – l’uomo delle caverne
Rimanendo al Teatro Puccini di Firenze segnaliamo Venerdi 13 novembre la presenza di Giobbe Covatta con La Commediola, un reading al leggio la sua personale versione della Divina Commedia totalmente dedicata ai diritti dei minori.I contenuti ed il commento sono spassosi e divertenti, ma come sempre accade negli spettacoli del comico napoletano, i temi sono seri e spesso drammatici.Conoscere i diritti dei bambini riconosciuti dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, conoscere i modi più comuni con cui questi diritti vengono calpestati equivale a diffondere una cultura di rispetto, di pace e di egualianza per tutte le nuove generazioni.
In scena anche questa sera e vi resterà sino al 12 novembre al Teatro della Pergola di Firenze Gabriele Lavia chei nterpreta e dirige Vita di Galileo il dramma dei rapporti tra scienza e morale, scienza e collettività. “Con questo spettacolo”, afferma il Maestro, “saldo il conto con la mia vita di teatrante”. Un’edizione fedele al testo originale per 26 attori che in scena interpretano più di ottanta personaggi, e con tre musicisti della Scuola di Musica di Fiesole, che eseguono dal vivo le musiche.
Anticipazioni per segnalare al Teatro Goldoni di Livorno mercoledi 18 e giovedi 19 novembre il Nuovo Teatro e Fondazione Teatro della Pergola presentano il DECAMERONE vizi, virtù, passioni liberamente tratto dal Decamerone di Giovanni Boccaccio adattamento e regia Marco Baliani con Stefano Accorsi
Raccontare storie è da sempre fondamentale necessità dell’essere umano. Marco Baliani (che il teatro di narrazione ce l’ha nel DNA) e Stefano Accorsi si cimentano nell’arte del racconto affrontando il capolavoro di Giovanni Boccaccio.L’apertura su altri mondi possibili, creata dalle fantasie di quei privilegiati sfuggiti alla pestilenza, serve a rendere la realtà meno terribile e ad offrire una chiave di lettura quando tutto sembra assurdo e senza senso.Ascoltando le antiche storie del Decamerone riscopriamo com’è attuale quel medioevo folle, grottesco e crudele. Il teatro presta la voce a un autore che ci parla proprio di noi, mettendo ancora a nudo le nostre mancanze, i nostri vizi, le nostre virtù, le nostre passioni come sempre accade con la grande letteratura.
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