“Non sradicheremo l’odio facendolo entrare nelle nostre vite e nella nostra civiltà. Il terrore vuole snaturarci. Noi non ci piegheremo”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando in palazzo Vecchio a Firenze nel salone dei Cinquecento.
“Dobbiamo essere uniti, determinati e insieme affermare i principi del nostro umanesimo” sostiene il capo dello Stato, in visita a Firenze per la cerimonia dei 150 anni dall’insediamento della Camera dei deputati quando Firenze divenne Capitale d’Italia nel 1865. Presenti alla cerimonia il sindaco Dario Nardella, il governatore Enrico Rossi e il ministro Maria Elena Boschi. Gli attori Stefano Accorsi e Laura Morante hanno recitato alcune letture per ricreare l’atmosfera della prima seduta del Parlamento a Firenze. Mattarella è entrato a Palazzo Vecchio intorno alle 11, fra imponenti misure di sicurezza. Per l’occasione sono tornati agli ingressi del palazzo i metal detector, che potrebbero essere reinstallati stabilmente per esigenze di sicurezza dettate dalla lotta al terrorismo. Mattarella, al termine della cerimonia nel Salone dei Cinquecento, ha consegnato l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” maresciallo Giuseppe Giangrande, il carabiniere pratese rimasto ferito nella sparatoria davanti a Palazzo Chigi nel 2013. Il capo dello Stato ha poi pranzato in una trattoria in piazza San Lorenzo, quindi la visita è proseguita in prefettura e all’uscita Mattarella si è soffermato con alcuni cittadini che volevano stringergli la mano. Spazio pure per un selfie con una giovane. Nel pomeriggio il presidente della Repubblica è stato nominato oggi accademico onorario della Crusca in una cerimonia che si è tenuta nella Villa medicea di Castello, sede dell’Accademia.
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