La vicenda giudiziaria di Maddalena Semeraro e la figlia Claudia Velia Carmazzi che scomparvero nel nulla da Torre del Lago (Lucca) nell’agosto 2010, porta alla condanna in secondo grado di quello che doveva essere il curatore dei loro beni.
La Corte d’assise d’appello di Firenze ha confermato la condanna a 38 anni per Massimo Remorini, 59 anni, accusato di aver ucciso l’80enne Maddalena Semeraro e di averne distrutto il cadavere insieme a quello della figlia, dClaudia Velia Carmazzi, 59 anni, morta invece di stenti. Confermata anche la condanna a 16 anni, per Maria Casentini, l’ex badante dell’ottantenne accusata di concorso in omicidio e soppressione di cadavere.
Madre e figlia, dopo essere state tenute segregate in due roulotte in un campo a Torre del Lago, sarebbero state uccise e i cadaveri, mai trovati, fossero stati fatti sparire, forse bruciati.
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