E’ stata restituita alla Asl Villa Panico, l’immobile occupato dagli anarchici e divenuto, secondo un’indagine, la base di un’organizzazione che preparava azioni violente. Lo sgombero ieri mattina è stato particolare: grande dispiegamento di forze dell’ordine, ma nello stabile non c’era più nessuno: occupanti e frequentatori si erano già allontanati, forse avvertiti da qualcuno. E avevano lasciato scatole e un cestino riempito di fiori, oggetti “sospetti” che hanno imposto l’intervento degli artificieri. Una volta “bonificata”, Villa Panico è tornata all’azienda sanitaria. E intanto il quartiere tira un sospiro di sollievo, liberato da un’occupazione troppo longeva e soprattutto fra le più pericolose in città. Non a caso le operazioni di ieri mattina rientrano in un’inchiesta con 35 indagati con varie accuse, tutte riconducibili ad episodi violenti in città avvenuti nel 2016 (l’irruzione alla vecchia libreria “Il Bargello”, la bomba carta contro la stessa associazione, gli scontri del 4 febbraio, i disordini per la manifestazione del 25 aprile). Per gli investigatori a Villa Panico c’era la base di una vera e propria associazione che programmava le azioni da mettere in atto, e che avrebbe avuto ai vertici due donne finite ai domiciliari: Carlotta Casucci, 29 anni, e Filomena Della Pietra, di 38.
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