Un medico anestesista di Torregalli è stata contagiata dal morbillo: si tratta del terzo caso in un mese, dopo una radiologa ed un’operatrice dell’area materno-infantile. L’azienda sanitaria ha precisato che l’anestesista ha contratto la malattia in ambito familiare, e che non è a lavoro già dallo scorso martedì, ma sono state comunque avviate le indagini che hanno individuato una cinquantina di persone – tra familiari e operatori sanitari – che hanno avuto contatti a rischio contagio con la paziente. Nel mese di gennaio scorso altri casi si erano verificati in un altro ospedale, quello di Ponte a Niccheri, sempre tra gli operatori sanitari: prova evidente che anche tra il personale ospedaliero c’è un certo numero di non vaccinati. La copertura vaccinale della popolazione toscana è scesa costantemente negli ultimi anni: 88,72% nel 2015 (relativi ai nati nel 2013), 89,31% nel 2014, 90,07% nel 2013, 91,13% nel 2012, 92,05 nel 2011. Per questo, spiega il direttore dell’area igiene pubblica dell’Asl Maria Grazia Santini, “il virus continua a circolare e come prevedibile si assiste al verificarsi di epidemie; si ammalano soprattutto i giovani adulti che si trovano in attività lavorativa”. I casi già segnalati in Toscana da inizio anno sono già il triplo di quelli di tutto il 2016. Da qui l’appello al vaccino – che è gratuito – non solo per i bambini ma anche per gli adulti. I casi di contagio tra i lavoratori degli ospedali dimostra che anche tra questi c’è chi non ha fatto il vaccino. afferma il direttore sanitario dell’ospedale Simone Naldini, “Stiamo promuovendo attivamente la vaccinazione tra tutti gli operatori, in particolare tra i giovani adulti che risultano i più colpiti da queste piccole epidemie”, spiega il direttore sanitario di Torregalli Simone Naldini. Per oggi pomeriggio è previsto un incontro di tutti i direttori dei dipartimenti dell’Asl Toscana centro per decidere le strategie per la completa copertura vaccinale del personale sanitario.
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