Il film del regista livornese Paolo Virzì “La pazza gioia” ha conquistato cinque statuette ai David di Donatello 2017. Un trionfo decisamente toscano basta pensare che il film è stato girato quasi interamente nella nostra Regione dal Carnevale di Viareggio, le spiagge di Pietrasanta, la Lucchesia con le sue ville storiche, villa Mansi a Capannori; Livorno sul Ponte di Calafuria, Grosseto e la laguna di Orbetello, Pistoia con le riprese girate a Montecatini Terme, e Firenze con il centro commerciale i Gigli di Campi Bisenzio.
I David di Donatello conquistati : miglior regista, miglior film, miglior attrice protagonista (Valeria Bruni), miglior sceneggiatura e miglior scenografia.
È la terza volta per Virzì, dopo il successo nel 1996 con «Ferie d’agosto» e nel 2014 con «Il capitale umano», ma la prima volta ad aver alzato la statuetta come miglior regista.
Senza dubbio il tema del film così importante: la diversità, l’imperfezione del mondo e della natura umana.
La storia di Beatrice Morandini Valdirana(Valeria Bruni Tedeschi) ha tutti i tratti della mitomane dalla loquela inarrestabile. Donatella Morelli (Micaela Ramazzotti) è una giovane madre tatuata e psicologicamente fragile a cui è stato tolto il figlio per darlo in adozione. Sono entrambe pazienti della Villa Biondi, un istituto terapeutico per donne che sono state oggetto di sentenza da parte di un tribunale e che debbono sottostare a una terapia di recupero. È qui che si incontrano e fanno amicizia nonostante l’estrema diversità die loro caratteri. Fino a quando un giorno, approfittando di una falla nell’organizzazione, decidono di prendersi una vacanza e di darsi alla pazza gioia.
Tra i tanti premi assegnati vogliamo ricordare il premio speciale alla carriera che è andato a Roberto Benigni.
“È un premio che mi scalda il cuore e in una serata come questa, con una platea che neanche il Papa a San Siro, mi inorgoglisce ancora di più”, ha detto il comico toscano. “Il cinema rende il mondo meno estraneo e nemico, è l’arte della vicinanza”. Dopo aver ricordato che “la vita è bella- me lo ha detto il cinema” e che “il cinema italiano è il più grande del mondo”, Benigni, visibilmente emozionato, ha voluto dedicare il premio a sua moglie, Nicoletta Braschi. “Il premio appartiene a lei, perché è da sempre al mio fianco, e mi piacerebbe che sia lei a dedicarlo a me”.
https://www.youtube.com/watch?v=WbMr57oGQ5A
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