La preghiera per il Ramadan resterà nel centro islamico-garage in piazza dei Ciompi. Dal 26 maggio prossimo la comunità musulmana dunque di Firenze si troverà come ogni anno a pregare stipata nel fondo troppo piccolo, con gli ultimi fedeli distesi sul marciapiede. E’ sfumata infatti l’ipotesi di sfruttare la ex caserma Gonzaga. L’imam Izzedin Elzir, dopo l’incontro con l’assessore all’urbanistica Giovanni Bettarini, ieri ha gettato la spugna: “Non ci sono i tempi tecnici per avere la caserma agibile in sicurezza in tempo per l’inizio del Ramadan”. Ma sullo sfondo c’è anche un motivo economico: un investimento da 70mila euro che sarebbe stato giustificabile solo in previsione di allestire nella struttura una moschea permanente, ipotesi che ha scatenato la guerra tra i sindaci Pd di Firenze e Scandicci, fino a che Matteo Renzi non ha affossato questa soluzione. “Se la cifra indicata come necessaria era quella circolata nei giorni scorsi, 70mila/ 80mila euro allora il Ramadan si andava a farlo in un albergo a cinque stelle…”, ha ironizzato Elzir. L’imam non avrebbe alternative immediate da qui al 26 maggio, per cui la preghiera resterà in piazza dei Ciompi, tranne per la festa conclusiva che sarà come in passato allo stadio di altetica a Campo di Marte. Ascolta la versione dell’assessore Bettarini.
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