Avrebbe sparato per difendere la moglie Daniele Ferretti, il gioielliere di Pisa che ieri sera poco prima della chiusura ha ucciso uno dei due rapinatori entrati nel suo negozio in via Battelli. E’ quanto emerge da una prima ricostruzione – riferisce l’agenzia ANSA – che gli investigatori starebbero verificando con le immagini della videosorveglianza. Secondo la versione ritenuta più attendibile, al momento della rapina Ferretti era nel retrobottega, mentre al banco c’era la moglie. Proprio lei ha aperto ad uno dei malviventi, che si era già presentato come cliente il giorno prima e che aveva annunciato alla donna l’intenzione di ritornare l’indomani per concludere un acquisto. Ma quando ha sbloccato la porta, insieme al finto cliente è entrato anche il complice e i due hanno estratto le armi minacciando la donna: a quel punto dal retrobottega è arrivato Ferretti con in pugno la pistola regolarmente detenuta. Il gioielliere ha intimato ai banditi di andarsene, ma invece uno di loro ha fatto fuoco verso la moglie senza colpirla. A quel punto Ferretti avrebbe reagito esplodendo sei colp,i due dei quali hanno raggiunto la vittima, uno di striscio e l’altro mortale. Il secondo rapinatore è fuggito. Secondo quanto ha riferito il procuratore di Pisa Alessandro Crini in tutto sarebbero stati sparati otto colpi, due da parte dei banditi e sei dal goielliere. Ancora non ci sono indagati, ma il commerciante potrebbe essere iscritto nel registro “per avere il massimo delle garanzie possibili”, ha detto Crini. Ferretti, 69 anni, era già stato vittima di rapine un paio di volte: la più grave nel 1999, quando fu ferito in modo grave da una coltellata. Sul caso è intervenuto ai nostri microfoni il deputato David Ermini, che è responsabile giustizia del Pd e avvocato. “Sicuramente il gioielliere sarà prosciolto per legittima difesa”: ascolta.
Discussion about this post