È la malattia che ha provocato una delle epidemie più distruttive che la storia ricordi e in un periodo in cui sono sempre più frequenti i casi di cronaca legati all’AIDS la giornata dedicata alla sensibilizzazione contro di essa è più che mai fondamentale.
Già, perché non sono bastati i 25 milioni di vite spezzate dall’AIDS a tingere di nero la cronaca quotidiana: ultimamente sono sempre più frequenti anche i casi di contagio volontario da parte di persone malate che hanno rapporti non protetti senza avvertire della propria condizione, contagiando i propri partner e rischiando di dare il via ad un pericolosissimo contagio a catena.
Ogni 1 dicembre ricorre la Giornata mondiale contro l’AIDS, una giornata che vole accrescere la consapevolezza e la presa di coscienza su una malattia mortale pericolosissima, causata dal virus HIV.
La ricerca genetica ha individuato nel 1981 l’origine della malattia nell’Africa Centro-Occidentale del XX secolo, mentre il virus scatenante è stato isolato solamente nel 1983. Una scoperta davvero recente e combattuta che ancora non è ancora possibile combattere con una cura o un vaccino che debellino la malattia.
L’idea di una Giornata mondiale contro l’AIDS è nata nel 1988 al Summit mondiale dei Ministri della Sanità sui Programmi per la Prevenzione dell’AIDS. Per indicarla si è scelto di legare la ricorrenza al fiocco rosso.
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