“Fatto salvo che Mussolini è la persona più lontano da me e dal mio modo di pensare, nessuno in questo Paese ha fatto, in quattro lustri, quello che ha fatto lui in vent’anni. E purtroppo a dircelo è la storia”. Una pioggia di polemiche per questo commento che il presidente del quartiere 1 Maurizio Sguanci, esponente del Pd, ha scritto sul post di un amico su Facebook, intervenendo su una discussione a proposito delle posizioni del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Sguanci ha argomentato che il duce, “fatte salve tutte le peggiori nefandezze, fece anche: la riforma industriale, la riforma del lavoro, la riforma dei salari, introdusse la tredicesima, la riforma delle pensioni, della scuola, la riforma agraria, l’edilizia sociale, le varie bonifiche, rinnovato le linee ferroviarie. Eretto Università, istituti agrari, scuole di guerra aeree e navali e tante tante altre cose”. Inevitabile il fuoco incrociato sul presidente del quartiere: gli attacchi da sinistra, ma anche il laconico commento ufficiale del suo partito: “Le frasi scritte da Maurizio Sguanci su Mussolini sono gravi ed inaccettabili”. Usa gli stessi aggettivi, “gravi e inaccettabili”, il sindaco Dario Nardella, che pure dipinge Sguanci come “una persona generosa e appassionata”. Il presidente di quartiere prima ha cercato di spiegarsi così parlando con la redazione dell’Ansa: “Mussolini fu un criminale, anzi, uno dei più grandi criminali della storia. E’ più che assodato. E’ un fatto. E io sono un antifascista, non c’è nessuno più antifascista di me; mi dolgo che un criminale come lui, in venti anni, sia riuscito a fare tutto quello che ha fatto, mentre noi stiamo qui a litigare in continuazione”. Poi ha scritto così sul suo profilo Facebook: “Consapevole di aver ferito, involontariamente, la sensibilità di qualcuno, non solo me ne dispiaccio, ma anche mi scuso”.
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