Stan Lee, pseudonimo di Stanley Martin Lieber, era nato a New York il 28 dicembre 1922, figlio di immigrati ebrei di origine rumena, e proprio a New York si è spento questo pomeriggio, alla veneranda età di 95 anni.
Geniale fumettista, editore e produttore cinematografico e televisivo, Stanley aveva iniziato la sua carriera nel 1941, appena diciannovenne, alla Timely Comics dove, tra una fotocopia e l’altra, iniziò a firmare i primi riempitivi per Capitan America, pseudonimo che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
Stan Lee consacrò la propria carriera negli anni ’60 quando la Timely Comics, dopo aver cambiato il proprio nome in Marvel Comics, lo chiamò per una sfida che sembrava impossibile: battere la DC Comics che stava spopolando con supereroi come Batman, Superman e la Justice League. Inizialmente scettico, Stan fu convinto dalla moglie Joan Clayton a buttarsi in questa avventura e fu così che, già nel 1961, vide la luce il primo grande capolavoro di Lee: I Fantastici Quattro. Seguirono a distanza di appena un anno Hulk e Thor, poi fu la volta di Iron Man, degli X-Men e di Daredevil, che consacrarono lo “stile Marvel” di chiaro stampo “stanleeniano”.
La sua perdita lascia un grande vuoto in tutte le generazioni che si sono susseguite leggendo i suoi fumetti e andando a vedere gli spettacolari film del Marvel Cinematic Universe, passando per tutti gli interpreti che hanno prestato il loro volto e la loro voce a questi fantastici personaggi dotati di “grandi poteri” e “grandi responsabilità”. Un uomo che ha messo cuore e grinta in tutto quello che ha fatto, trasformando le proprie storie in una vera e propria eredità che continuerà a far sognare le generazioni a venire.
Ecco i primi messaggi che sono stati pubblicati in suo ricordo:





