Al Teatro Verdi di Firenze sabato 7 marzo arriva KODŌ in Legacy.
KODO è un concerto di suoni ancestrali, dove i percussionisti si muovono come danzatori perché, come vuole la cultura giapponese, il corpo e il suono sono due cose intimamente connesse come la terra e il cielo.
Il titolo LEGACY indica una via o un percorso. Così, mentre i fondamenti di KODŌ nel corso della performance vengono rivisitati insieme ai veterani e ai giovani, si matura la convinzione che il DNA unico di Kodō venga custodito e trasmesso alle generazioni future, affinchè possa emergere una nuova e audace forza creativa.
KODŌ è basato sul repertorio principale che la compagnia ha tenuto per quasi mezzo secolo, dai tempi dell’antecedente gruppo, Sadono Kuni Ondekoza (1971-1979) praticato in Giappone, nell’Isola di Sado, per conservare e rinnovare l’antica tradizione musicale giapponese.
In giapponese la parola Kodō ha due significati: il primo è battito del cuore, la sorgente primordiale di ogni ritmo. Il suono del grande taiko si dice infatti somiglia al battito del cuore della madre così come può essere percepito dal bambino quando ancora si trova nel grembo materno.
Il secondo significato è bambino del tamburo: allude alla volontà dei Kodō di suonare con semplicità, con l’animo puro come quello di un bambino.
Dal suo debutto nel 1981 al Festival di Berlino, KODŌ si è esibito nei cinque continenti in più di 3900 concerti, con il titolo di One Earth Tour, trascorrendo un terzo dell’anno in tournée all’estero, un terzo girando in Giappone e sostando nell’isola di Sado, loro sede, lavorando a nuovi progetti.
info: comunicato Teatro