È arrivata in mattinata la triste notizia che il coronavirus si è portato via uno dei più grandi scrittori del nostro tempo: Luis Sepùlveda. Il padre de “La Gabbianella e il Gatto” era ricoverato dal 27 febbraio all’Ospedale Universitario di Oviedo, in Spagna, dopo aver contratto il covid-19.
Luis Sepùlveda era nato a Ovalle in Cile nel 1949 ed è proprio nel suo paese natale che iniziò la sua militanza politica nel partito comunista e poi socialista a fianco del presidente cileno Salvador Allende. Nel 1973, in seguito al colpo di stato del generale Pinochet, lo scrittore fu arrestato e incarcerato. Solo dopo le forti pressioni di Amnesty International la dittatura cilena lo rilasciò, condannandolo a otto anni d’esilio. Da allora, il romanziere abbandonò il suo paese e prima di approdare in Europa, si rifugiò in alcuni paesi dell’America Latina. Oltre al suo lavoro di scrittore e alla sua militanza politica, Sepùlveda fu un fervente ecologista tanto da prendere parte, nel 1987, alle spedizioni nell’Oceano dell’organizzazione Greenpeace. Dal 1989, gli fu consentito di poter ritornare in Cile, tuttavia dal 1996 a oggi ha vissuto in Spagna.
Prima di dedicarsi ai romanzi Luis Sepùlveda lavorò per lungo tempo come giornalista e redattore di alcune stazioni radiofoniche e ciò gli permise di fare il corrispondente in vari paesi dell’America Latina. Risale solo al 1989 il suo primo romanzo, “il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, che fu un grande successo. Ma è del 1996 il suo capolavoro, ”Storia di una Gabbianella e di un Gatto che le insegnò a volare”, che lo fece apprezzare in tutto il mondo e che riscosse un notevole successo in Italia, anche grazie al cartone animato del 1998, “La Gabbianella e il Gatto”, diretto da Enzo d’Alò, che fu ispirato proprio dalla favola dello scrittore cileno.
Dopo il grande successo del 1996, Sepùlveda continuò a produrre favole sia per grandi sia per i più piccoli: esse racchiudevano, infatti, insegnamenti e spunti di riflessione adatti a ogni fase della vita. Le ultime storie di grande successo furono “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” del 2013 e “Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa” del 2018, la sua ultima opera.
Ricordiamo lo scrittore proprio con la scena iniziale del cartone del 1998 “La Gabbianella e il Gatto”: