Sappiamo che, in questa fase dell’epidemia da coronavirus, tutti gli eventi live legati allo spettacolo, dai concerti ai festival fino al cinema, sono stati annullati. Per far fronte a una nuova normalità, qualche addetto ai lavori ha ventilato l’ipotesi di ritornare a fruire degli spettacoli dal vivo attraverso l’allestimento di drive-in. Questa ipotesi, tanto affascinante quanto di difficile realizzazione, che ci riporta alle atmosfere di Grease e degli anni ’50, ha però provocato numerose critiche da molti artisti, i quali, oltre a trovare poco fattibile l’organizzazione, hanno anche posto molti dubbi sul fatto che gli eventi dai grandi numeri, come concerti di 60 mila e 80 mila persone, porterebbero il pubblico a spostarsi con tantissime automobili, le quali dovrebbero poi essere parcheggiate in uno spazio molto grande.
Proprio tal proposito si è espresso Jovanotti che, oltre a essere preoccupato per le gravi ripercussioni economiche che il settore della musica subirà, ha anche dichiarato:
“Pensare ad un futuro di concerti fatti dalla cameretta con la chitarra mi fa tristezza. Anche i possibili scenari di concerti nei drive-in non mi consolano. La musica si vive insieme… Sono curioso di vedere cosa succederà: è tutto molto aperto e da costruire. La musica fa parte del superfluo, ma di un superfluo necessario. La musica è vita e connessione, è nell’aria”
E voi cosa ne pensate?