Auguri ancora al grande Bob Dylan che ieri 24 maggio ha compiuto 80 anni. Una carriera di successi e una vita che ha inevitabilmente cambiato la musica. Ecco l’impatto che Dylan ha avuto su alcuni famosi cantautori italiani, intervistati da Rockol.
Francesca Michielin
“La cosa che mi ha sempre stupito di Bob Dylan è il fatto che sia riuscito ad entrare così tanto nella cultura mainstream e nella vita delle persone, pur rimanendo fuori dalle dinamiche e dalle logiche del pop […] Pure nel canzoniere della chiesa c’erano pezzi suoi, per dire. L’ho sempre visto come uno ribelle, non invadente. Anche nel suo modo di stare sul palco, sempre contenuto. Eppure è riuscito ad arrivare in maniera così capillare a tutti“
Francesca Michielin ripete più volte quanto il cantautore sia importante anche per i ragazzi della sua generazione. A dimostrazione di ciò abbiamo infatti la sua cover di “Make you feel my love” dall’album “Time out of mind” (1997), precedentemente fatta anche da Adele.
Cesare Cremonini
“Il Nobel per la poesia a Bob Dylan è una truffa: è vero. Nessuno tra i suoi versi più visionari e poetici infatti, è stato scritto realmente da lui. […] Il cantante che più di ogni altro ha influenzato la letteratura americana, […] dirà che quelle piantagioni di parole in rima […] che i giovani di allora adottarono addirittura come mantra di una rivoluzione culturale, sono state scritte ‘per magia’. […] Se gli chiedete se ancora oggi possiede la formula magica di quell’incantesimo, lui vi risponderà, scuotendo la testa, di no:
‘Non posso più farlo’.
Dylan ha più volte sostenuto di aver fatto, da ragazzino, un patto con il ‘chief commander’: colui che comanda su questa terra e su quella che non possiamo vedere. Chissà se il chief adesso pretenderà che gli venga riconosciuto il merito di questo Nobel.”
Con queste parole Cremonini esprime la sua ammirazione, che nella sua carriera ha commemorato Dylan tramite una cover (unica cover presente nel suo repertorio) di “She belongs to me” dall’album “Bringing it all back home” (1965)
Molti altri sono gli artisti e cantautori che nella loro carriera hanno commemorato Bob Dylan:
- Manuel Agnelli con “Sweetheart like you” dall’album “Infidels” (1983)
- Tito Schipa Jr. con “Chimes of freedom” dall’album “Another side of Bob Dylan” (1964)
- Vinicio Capossela con “Murder most foul” dall’ultimo album “Rough and Rowdy Ways” (2020)
- Riccardo Bertoncelli con “Not dark yet” da “Time out of mind” (1997) e “Ballad of a thin man” da “Highway 61 revisited” (1965)
- Alessandro Carrera con “Like a Rolling Stone” e “Desolation Row” entrambe da “Highway 61 revisited” (1965) con l’aggiunta di “Tempest” dall’omonimo album del 2012
Per l’intervista di Rockol infine abbiamo Paola Turci che decide di commemorare Bob Dylan con il brano “Just like a woman”, uno dei più amati e allo stesso tempo criticati del repertorio del cantautore.
80 anni di musica, 80 anni di trionfi, 80 di Bob Dylan, ancora tanti auguri.