L’internet non parla d’altro se non della inaspettata piega che ha preso la storia della giovane ragazza di nome Malika … vediamola insieme!
La ragazza che ha commosso l’Italia
Partiamo dagli albori: Malika Chalhy è una ragazza di soli 22 anni che a gennaio di questo anno si è ritrovata a non avere più una casa.
Dopo aver fatto coming out davanti alla sua famiglia in quanto ragazza omosessuale, Malika è stata accolta da parole e reazioni fuori dall’umano.
“Sei uno schifo, lesbica, se ti vedo t’ammazzo. Non mi portare a casa quella p*****a perché le taglio la gola, sei la rovina della nostra famiglia”
“Ti auguro un tumore, sei la rovina della famiglia, meglio una figlia drogata che lesbica”
Queste sono solo alcune delle parole che la famiglia le ha scagliato contro, seguite da numerose accuse di morte, per poi obbligarla ad andarsene di casa, trovandosi discriminata e ripudiata perché omosessuale.
Internet in soccorso
Dopo che questa storia accompagnata da video dell’accaduto ha fatto il giro del web, non ci è voluto molto prima che i primi aiuti arrivassero. Dopo la denuncia prontamente fatta alla famiglia, Malika ha aperto due raccolte fondi per poter sopravvivere senza casa e senza lavoro, con le quali è riuscita a raccogliere più di 100mila euro
“Aiuterò chi ha bisogno”
Con questa promessa la ragazza ha lasciato i suoi donatori, per poi arrivare alla vicenda che ha scosso l’internet.
Gli sfizi della giovane
Pochi giorni fa è stato pubblicato un video della ragazza alla guida di una Mercedes, e questo video ha fatto presto il giro di ogni social.
Dal video sono partite milioni di accuse verso la giovane, colpevole secondo l’opinione pubblica di aver approfittato della solidarietà di migliaia di persone e di aver sfruttato la propria storia per guadagnare.
Se inizialmente Malika ha girato intorno alla questione, ammettendo che l’auto fosse della ragazza, alla fine la ragazza ha rivelato l’effettiva proprietà del veicolo, comprato “per togliersi uno sfizio”
“I vostri aiuti sono stati la mia salvezza, mi avete dato la forza e i mezzi per riprendere in mano la mia vita […] Non avendo l’auto di cui necessitavo per tutti gli impegni sociali e ormai lavorativi che hanno riempito le mie giornate e che soprattutto mi hanno portato a viaggiare in auto per ore, ne ho presa una, dando in permuta la mia che ormai camminava a fatica, prendendone una di seconda mano”
Questa spiegazione, affiancata da “quest’auto fa parte della ricostruzione della mia vita” non basta però per placare tutte quelle persone rimaste deluse dall’uso delle donazioni e che stanno scatenando un vero e proprio vento di polemica che soffia in direzione della giovane.
La denuncia e i provvedimenti
A denunciare la faccenda, anche in seguito all’acquisto di un Bulldog francese da parte di Malika alla somma di 2500 euro è per prima Selvaggia Lucarelli, giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica, seguita subito dopo la Codacons che commenta:
“La vicenda di Malika dimostra ancora una volta come nel settore regni l’anarchia: chiunque può chiedere soldi ai cittadini attraverso piattaforme come Gofundme, ma poi non c’è alcun controllo sulla reale destinazione dei soldi raccolti […]”
L’associazione rivela infine di aver fatto un esposto alla magistratura per una possibile accusa di truffa aggravata.
Un’altra Malika
Incredibile è il tweet di Malika Ayane che sta facendo il giro dei social, dopo che, erroneamente, è stata scambiata con la tanto discussa Malika Chalhy